Cestini Tipici di Pescia (Toscana)
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MATERIALI IMPIEGATI:

I materiali impiegati, come detto in precedenza, erano principalmente canne comuni e salici. Il tempo più favorevole per la raccolta di questi materiali andava da novembre a febbraio (i vecchi contadini insegnavano che dovevano essere raccolti a luna calante perchè si conservavano meglio nel tempo e quindi non erano aggrediti dai tarli). In tale periodo potevano essere usati freschi senza particolari accorgimenti, ma poichè la maggiore richiesta dei cestini si aveva nel periodo estivo, occorreva provvedere, durante il periodo invernale, alla raccolta e alla conservazione di tali materiali. Roberto Bottaini a lavoro
Nei primi tempi le canne provenivano principalmente dalle sponde dei fiumi Serchio e Arno. Successivamente, essendo aumentate le richieste, si iniziò ad acquistarle anche in Maremma ed addirittura in Sardegna. I salici, in un primo momento, erano raccolti soprattutto lungo i fiumi e nei Paduli di Bientina e Fucecchio, successivamente fu trovato un salice particolare coltivato in Piemonte detto "Borgogna" che, per la sua elasticità, era particolarmente adatto per la produzione dei cesti per fiori.
Inizialmente le canne, nel periodo invernale, venivano "sbucciate" (cioè venivano tolte loro le foglie) e poi "squarrate" (cioè venivano divise per lungo in 3-4-5 strisce) e quindi accatastate. I salici venivano selezionati per grossezza e lunghezza, in parte venivano anch'essi squarrati e quindi accatastati. Col passare del tempo sia le canne, sia i salici seccavano e quindi occorreva tenerli in bagno in apposite vasche di acqua, per un certo periodo, prima di poterli utilizzare per la produzione dei cesti.